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Amore o egoismo?

Date 25-12-2024

por Max Laudadio

Marco è un senzatetto, uno dei tanti; uno di quelli che hanno convinto Ernesto Olivero a far nascere l’Arsenale della Pace. Ricordo ancora oggi il giorno in cui Ernesto mi ha raccontato la sua incredibile storia, e anche il momento in cui mi ha detto che non avrebbe mai più voluto vedere persone dormire sotto a un ponte, e oggi ammiro la meraviglia dei suoi risultati.

Con striscia la notizia ho affrontato molte volte questa tematica e ho conosciuto molti simili senzatetto, e la cosa che mi ha sempre lasciato senza parole è che, oltre a tutti quelli che si trovano costretti a vivere una vita in strada, ce ne sono tantissimi che invece la scelgono. Marco è uno di questi o, meglio, Marco in strada ha trovato una via di fuga, che però da qualche tempo mi sta distruggendo l’anima.

Sono mesi che questo ragazzo mi aiuta nella realizzazione di un servizio giornalistico che ha per oggetto il lavaggio del soldi sporchi derivanti dalle truffe online, con un meccanismo molto semplice: al senzatetto viene chiesto di aprire delle carte prepagate a suo nome, utilizzate poi per accreditarci i soldi di vendite di oggetti online, che evidentemente non verranno mai consegnati. Quando il malcapitato di turno fa il bonifico sulla carta, il senzatetto preleva i contanti e li consegna ai truffatori che così facendo si ritrovano in tasca soldi ripuliti senza aver rischiato niente. Da questo giro, il senzatetto si intasca solo qualche decina di euro, ed è evidente che i truffatori sfruttano la posizione di necessità di queste persone per realizzare i propri interessi, peraltro sapendo che anche nel caso in cui venissero scoperti la responsabilità non ricadrebbe su loro. Marco però, dopo meno di una settimana dall’aver accettato di far parte di questo meccanismo, ha deciso che non voleva continuare, non faceva parte di lui, e si è autodenunciato. Insomma, la sua onestà ha prevalso sulla necessità di mangiare. Insieme abbiamo sgominato una banda di soggetti molto attiva in tutta Italia e, principalmente, grazie a lui.

L’altra settimana marco mi ha raggiunto a pranzo in una pizzeria e – per la prima volta – ho avuto la possibilità di chiedergli perché si trovasse in strada, quali fossero state le cause di quella sua caduta così in basso e come avrei potuto aiutarlo. Marco ha sottolineato che lui non aveva mai avuto problemi con il lavoro, con le dipendenze, con la famiglia, con lo Stato, con gli amici, con nessuno insomma, ma che semplicemente un giorno ha deciso di lasciare tutti, moglie e figlia comprese, e di andare a vivere sotto un ponte. Naturalmente ho insistito e non credevo alle sue troppe facili spiegazioni mai mi sarei aspettato la risposta che poi mi ha dato. «Un anno fa, durante una serata normalissima dove io e mia moglie stavamo cenando, abbiamo ricevuto una telefonata. Una delle mie figlie ha avuto un incidente: lei stava guidando, e si è scontrata con un’altra macchina. Sono morte lei e la sua amica. Da quel giorno io sono morto con lei. E non sono mai più riuscito a rientrare in casa». Cosa avrei potuto dire? Il dolore di un padre che perde la figlia non si può rimarginare con delle parole. Marco aveva le lacrime agli occhi e io con lui.

Ho cercato di fargli capire che la vita è anche questo, e che lui non aveva colpe, ma lui mi guardava scuotendo la testa. Ad un certo punto però, mi sono immaginato la faccia dell’altra figlia, quella ancora in vita e che sta aspettando che lui torni a casa, e quella della moglie rimasta non solo senza una figlia ma anche senza un marito. Il dolore può renderci egoisti? Eppure, non siamo soli a soffrire; tante gente giornalmente vive nella sofferenza; chi è in guerra, chi non ha niente, chi perde un familiare, chi si ammala, chi viene violentato, chi viene picchiato, chi viene discriminato, chi è, e ancora chi. Ma la vita è anche questo, e non si può andare da una figlia in vita e negarle un marito a una moglie che lo ama. Sì, il nostro dolore può renderci egoisti, anche senza volerlo, ma spero con tutto me stesso, e pregherò per questo, che Marco tra la vita e la morte scelga ancora la vita.


NP ottobre 2024
Max Laudadio

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