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Con i giovani, per i giovani

Date 15-09-2024

por Corrado Avagnina

L’estate meteorologica non è un… problema sul calendario. Arriva come sempre. E si profila con connotati canicolari per le temperature registrate spesso come “eccezionali”. Ma è un elemento che non va dato per scontato, perché i cambiamenti climatici sono da tenere sotto stretta osservazione, perché ci segnalano una febbre del pianeta tutt’altro che leggera. E se le piogge e nevicate di primavera hanno messo una toppa al rischio siccità, non c’è da dormire sonni tranquilli rispetto alle cose che si stanno complicando nell’aria che tira e nel clima che ci investe. Ma la stagione del solleone rimane comunque lì, con i suoi tratti non solo meteo. C’è un altro clima che si respira appunto in estate, a cominciare dalla fine dell’anno scolastico, per le giornate che si dipanano altrimenti, in aria di vacanza. Un tempo “altro” dunque. Con i bambini e i ragazzi a casa da scuola, ci sono urgenze che scattano e che impegnano. Lasciando un po’ da parte le ferie classiche, i viaggi, i tour assortiti che non tutti possono permettersi e che comunque non riempiono tutta l’estate, non pare inopportuno soffermarsi su questo tempo che ci è dato e che si connota come una pausa, rispetto al tran tran abituale. Infatti l’estate tocca da subito i ragazzi, che colgono questa stagione come massimamente intrigante. Insomma… è vacanza! Ci vuol poco ad avvertirlo e ad accorgersene. Ecco allora la prima sfida che ricade su famiglie e alunni, per riuscire a fare di questi mesi estivi una opportunità in cui crescere ancora, senza finire solo preda di quel far niente che fa solo male. In casa sono da riprogettare i ritmi delle giornate incorniciate nella vacanza. C’è bisogno di sostegni, di presenze, di accompagnamento… E si deve fare appello a tutte le collaborazioni disponibili o che si possono attivare. Le proposte ci sono. Sono da cogliere e magari da selezionare, con l’aiuto di papà e mamma. Ma nelle nostre realtà non mancano animatori che si fanno carico di iniziative mirate. Anche queste disponibilità a stare accanto ai ragazzi sono il segno di comunità che si fanno carico, inclusive, attente alle necessità, corresponsabili di un percorso educativo che è dato prezioso e incoraggiante. Per evitare sbandate che lasciano segni profondi. Insomma una solidarietà da… vacanza.

E tanto per non restare nel generico, ci permettiamo due spunti concreti per il solleone che è dietro l’angolo: da una parte perché non incentivare la lettura di qualche buon libro tra i ragazzi, riempiendo tempi che possono finire solo oziosi? E perché non fare spazio, nella vita dei ragazzi ancora, alle attenzioni per gli anziani, perché l’estate non tagli fuori nessuno?


Corrado Avagnina
NP giugno/luglio 2024

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