Gesti di valore
Date 16-02-2025
Il chiaroscuro è la tinta marcata di oggi, con scivolamento, purtroppo, verso il sempre più scuro, se non verso il buio pesto. E sfondiamo ovviamente una porta aperta se ci diciamo che sono tempi complessi quelli che ci toccano, dentro le diverse prospettive che si intrecciano nel nostro quotidiano, comunque segnato dagli eventi che ci sovrastano dentro le coordinate larghe del mondo, dell'online, degli intrecci mondiali, delle emergenze che non ci abbandonano, delle guerre che pullulano tragicamente ormai non più troppo lontane da noi.
Le stagioni dell’ora presente vanno però affrontate e anche “vissute” senza troppi smarrimenti, perché non possiamo dismettere la speranza che invece è da condividere, eccome, al fianco di un’umanità che ci ingloba, non ci è estranea, ci attende, è la nostra dimensione solidale. Sì, oggi si spara – anche nelle realtà di periferia – sale di tono la violenza, si calpesta la dignità delle persone, si contano vittime tra giovani e adolescenti… Sono brutti scenari. Mentre stiamo assuefacendoci alle immagini delle guerre in atto, di cui vediamo immagini inquietanti rispetto alle quali non sappiamo un granché. Neppure le cifre impressionanti dei caduti, dei bersagliati, degli uccisi, dei feriti, dei menomati, degli sfollati sembrano scomodarci troppo dalle nostre poltrone in case riscaldate. I tempi sono pesanti, ancorché si provi a non pensarci. E poi ci sono i poveri in mezzo a noi. Sei milioni in Italia che debbono ricorrere ad aiuti per mangiare. Il popolo tribolato dei migranti che incontrano tante resistenze e poca accoglienza, in un mondo che mortifica i più deboli e si fa contagiare da forti o striscianti logiche di disumanità.
E in tutto questo ecco che arriva per i credenti un’occasione da cogliere con coraggio, quella dell’annuncio di percorsi possibili per Pellegrini di speranza, dentro il Giubileo che è alle porte con la garanzia delle parole dell’apostolo Paolo: «La speranza non delude!» Insomma una opportunità di preghiera, di impegno, di conversione, di svolta per riprendere il passo che vale, nel segno di un Dio che ci aspetta oltre le nostre distrazioni. Che sono persino fotografate dalle inchieste, come quella recente del censis secondo cui il 71% degli italiani si ritiene cattolico, ma solo il 15% si considera praticante. Una ragione in più per questa consapevolezza. Pungolati anche da gesti di valore e inaspettati. Basta citarne uno, piuttosto criptato purtroppo, ma incoraggiante: anche gruppi di detenuti nelle Case di reclusione di Fossano e Alba hanno offerto, per la Colletta alimentare, qualcosa acquistato dal punto vendita interno delle strutture penitenziarie. Segnali che rincuorano e interpellano. Magari chiedendo a ciascuno di noi che ne è del cibo che… sprechiamo.
Corrado Avagnina
NP dicembre 2024