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Il dono dell'eucaristia

Date 23-09-2024

por Domenico Agasso

Il Papa all’Angelus del 2 giugno rinnova l’appello per la pace in tutto il mondo, citando in particolare quattro teatri di conflitto: «Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar». Francesco chiede che si fermi l’escalation di guerre, esortando a dialogo e trattativa. «Faccio appello alla saggezza dei governanti perché cessi l’escalation e si ponga ogni impegno nel dialogo e nella trattativa»

Il Vescovo di Roma nell’introduzione alla preghiera mariana ricorda che «in Italia e in altri Paesi oggi si celebra la Solennità del Corpus Domini». Il Vangelo racconta «l’Ultima Cena, durante la quale il Signore compie un gesto di consegna: infatti, nel pane spezzato e nel calice offerto ai discepoli, è Lui stesso che si dona per tutta l’umanità e offre sé stesso per la vita del mondo. In quel gesto di Gesù che spezza il pane, c’è un aspetto importante che il Vangelo sottolinea con le parole “lo diede loro”. Fissiamo nel cuore queste parole: lo diede loro».
L’Eucaristia richiama «anzitutto la dimensione del dono. Gesù prende il pane non per consumarlo da solo, ma per spezzarlo e donarlo ai discepoli, rivelando così la sua identità e la sua missione. Egli non ha trattenuto la vita per sé, ma l’ha donata a noi; non ha considerato un tesoro geloso il suo essere come Dio, ma si è spogliato della sua gloria per condividere la nostra umanità e farci entrare nella vita eterna». Di tutta la «sua vita Gesù ha fatto un dono. Comprendiamo allora che celebrare l’Eucaristia e cibarci di questo Pane, come facciamo specialmente alla domenica, non è un atto di culto staccato dalla vita o un semplice momento di consolazione personale; sempre dobbiamo ricordarci che Gesù, prendendo il pane, lo spezzò e lo diede loro, perciò, la comunione con Lui ci rende capaci di diventare anche noi pane spezzato per gli altri, capaci di condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo».

Così, grazie «all’Eucaristia, diventiamo profeti e costruttori di un mondo nuovo: quando superiamo l’egoismo e ci apriamo all’amore, quando coltiviamo legami di fraternità, quando partecipiamo alle sofferenze dei fratelli e condividiamo il pane e le risorse con chi è nel bisogno, quando mettiamo a disposizione di tutti i nostri talenti, allora stiamo spezzando il pane della nostra vita come Gesù».

Bergoglio consiglia di domandarsi: «Io tengo la mia vita solo per me stesso o la dono come Gesù? Mi spendo per gli altri o sono chiuso nel mio piccolo io? E, nelle situazioni di ogni giorno, so condividere oppure cerco sempre il mio interesse?»


Domenico Agasso
NP giugno / luglio 2024

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