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Il puzzle dell'impegno

Date 18-03-2025

por Chiara Vitali

Gli studenti di terza media dell’Istituto Leone XIII di Milano salgono sul palco per presentare il loro lavoro. È un video che hanno ideato, prodotto e montato, tutto da soli. Sono loro i protagonisti, recitano nei panni di persone che rappresentano per loro un esempio di vita. Ad esempio Malala Yousafzai, Giorgio Ambrosoli, Giorgio Napolitano. Poi sul palco li raggiungono altri compagni che hanno creato un Memory della responsabilità. Sulle figurine che compongono il gioco da tavolo sono incollati i volti di persone considerate testimoni di impegno e legalità. E di seguito sul palco si alternano altre classi, ognuna con un progetto, in un via vai di buone notizie che fa scattare a ogni presentazione l’applauso del pubblico.

È un giorno particolare, si ripete ogni anno: la Giornata della Virtù Civile dell’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, ideata per mettere al centro temi come la coscienza, la partecipazione, la Costituzione. A partecipare sono classi di tutti gli ordini scolastici che si candidano al premio. Arrivano soprattutto da Milano ma anche da altre zone della Lombardia, come Brescia, Lecco. Ogni anno c’è un tema che gli studenti possono declinare liberamente, usando il mezzo comunicativo che preferiscono. Per le superiori, lo spunto di quest’anno è stato: Io cittadino, responsabile e libero. Così, ad esempio, le studentesse dell’Istituto Superiore Giovanni Bertacchi hanno portato un libro illustrato per i bambini che racconta la storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia, vittima dell’ndrangheta. Gli studenti dell’Istituto Severi-Correnti hanno portato una ricerca sulla dipendenza dei coetanei da alcol, fumo e pornografia. Altri compagni hanno raccontato come hanno reagito alla vandalizzazione di alcune aule della loro scuola avvenuta durante un’occupazione.

Altri hanno presentato esempi di pace e di rifiuto dell’odio nei contesti attuali di guerra. Ogni anno, il puzzle finale compone un panorama in cui la speranza sembra più vicina. È lì negli occhi e nelle parole dei più giovani che presentano i progetti per cui hanno investito energie e risorse. Nella scuola.
 

Chiara Vitali
NP dicembre 2024

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