La magia del bosco di notte
Date 12-03-2025
Siete mai stati in un bosco di notte? Se non lo avete mai fatto ve lo consiglio: la natura acquista un fascino particolare e tutto sembra diventare magico.
Circa venti anni fa, con mia figlia, che a mala pena riusciva a stare in piedi da sola, ci siamo avventurati nel bosco vicino a casa nostra. Muniti di lanterne fatte in casa, di abiti adatti per proteggerci dal freddo e dall’umidità della notte e il testo di una canzoncina che avremmo intonato lungo il cammino, abbiamo intrapreso questa avventura. Era l’11 novembre, giorno della festa di San Martino. Ricordo ancora la meraviglia negli occhi di mia figlia, una meraviglia che quella serata le ha donato. Non potrò mai dimenticare le decine di domande che continuava a farmi mentre ci addentravamo tra i faggi e le betulle umidi dalla rugiada, e nemmeno gli attimi in cui mi stringeva la mano con più forza, nei momenti in cui il timore sembrava prendere il sopravvento su di lei, certa di trovare in me la sua salvezza.
Quella sera abbiamo parlato con gli alberi, con gli gnomi invisibili che immaginavamo li abitassero, con le fate magiche che vedevamo saltellare da un ramo all’altro. Abbiamo incontrato anche due cervi (per davvero), immobili, sorpresi dalla nostra presenza, e poi il signor gufo, due volpi curiose e guardinghe e, per finire, un piccolo cerbiatto che sembrava volersi aggregare alla nostra passeggiata, ma che poi non ne ha avuto il coraggio.
Nel bosco, durante la notte, può succedere di tutto. Se ci entri con il cuore colmo di fantasia e di immaginazione, ancora di più se accompagnato dai bambini, il viaggio può riservare sorprese che non potrai mai dimenticare. So che qualcuno di voi sorriderà dopo queste mie affermazioni, ma credetemi: la fantasia non può essere prerogativa dei più piccoli solo perché ti fa immaginare cose che non esistono, la fantasia aiuta a sognare, e i sogni nutrono l’anima. Ecco perché ne abbiamo bisogno.
Bianca, mia figlia, oggi ha più di venti anni, ma ricorda ancora le emozioni provate quella sera e sono sicuro che, quando avrà dei figli, vorrà far vivere anche a loro quella magica esperienza. Nel corso degli anni, insieme a mia moglie, in quel bosco abbiamo portato centinaia di bambini, di ragazzi, di adulti, di anziani, chiedendo loro di camminare ascoltando solo le loro anime, nient’altro, lasciandosi andare alla fantasia dei loro sogni. È sempre stato vietato distrarsi con i cellulari o scattare fotografie, perché solo staccandosi dalla razionalità quotidiana si possono provare emozioni vere.
Dal 2005, la Lanternata di San Martino dell’11 novembre è diventata un appuntamento fisso per gli abitanti della valle. È sempre più partecipata e si tiene ancora nel bosco dove è nata quasi per caso. Oggi si ritrovano centinaia di persone curiose di vivere, almeno una volta, l’emozione della magia del bosco di notte, accompagnati da musicisti capaci di rendere l’atmosfera ancora più suggestiva e da attori che amplificano la già vivace fantasia dei presenti. Naturalmente non poteva mancare San Martino, che, in groppa al suo cavallo, guida il lunghissimo serpentone di lucine.
Anche quest’anno, come in tutti quelli passati, ho cercato di non perdermi gli sguardi affascinati dei bambini che entrano in un luogo che in altre occasioni li avrebbe solo impauriti, e ho cercato di godere delle loro reazioni, i sussulti, e i sorrisi. Amo vederli ridere, cantare, giocare con le foglie cadute o con immagini presenti solo nella loro fantasia. I bambini hanno tanto da insegnarci ed è un peccato quando non riusciamo a comprenderlo. Ultimamente la Lanternata si è ulteriormente arricchita dalla collaborazione di un’associazione che si occupa di bambini oncologici sul territorio di Varese e che, durante i mesi precedenti all’evento, preparano decine di lanterne da regalare a chi arriva nel bosco e ne è sprovvisto, aggiungendo un valore ancora più profondo a una manifestazione già colma di significati.
Non posso sapere fin dove arriverà questa tradizione, come cambierà o quali novità ci riserverà la nostra Lanternata, ma di una cosa sono certo: anche in questo caso abbiamo cominciato da 1.
NP dicembre 2024
Max Laudadio