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Mondiali della pace

Date 15-12-2024

por Redazione Sermig

La consapevolezza della crescente spaccatura tra le generazioni, il progressivo distacco dei giovani dalle istituzioni e dai valori che fondano l’impegno personale, il diffuso senso di paura per il futuro ha convinto il Sermig sul finire degli anni ’90 ad accogliere all’Arsenale della Pace migliaia di giovani di tutta Italia. Dall’incontro con questi giovani ha preso corpo un’intuizione: permettere alle nuove generazioni di farsi ascoltare dai grandi della Terra nei campi della politica, della cultura, dell’economia, della spiritualità...

Fin dalla sua fondazione nel 1964, il Sermig ha messo i giovani al primo posto. Nel corso degli anni, si è rafforzata l’idea di fare qualcosa di significativo con loro anche grazie agli incontri con alcuni “profeti”: Dom Helder Camara, frère Roger Schutz, Giorgio La Pira… Madre Teresa di Calcutta in una lettera personale ci invitò in modo speciale ad «andare alla ricerca dei bambini, dei giovani, per riportarli a casa».

Nel 1998 arrivano nuove chiavi di lettura: creare occasioni per riconciliare la generazione dei padri con quella dei figli, in un modo semplice, con l’incontro a tu per tu.
Le difficoltà e le speranze dei giovani vengono raccolte nella “Carta dei giovani”, nata con il contributo di 400 gruppi di ragazzi di tutta Italia. Il Sermig la presenta a Giovanni Paolo II in Vaticano il 22 dicembre del 2000. Una giornata indimenticabile, il Giubileo della Pace. Il Papa ascolta e ricambia: «Scrivete, cari amici, ognuno con il proprio contributo, una pagina di storia dei giovani e per i giovani, dove le nuove generazioni emergano come protagoniste appassionate d’una feconda stagione della civiltà dell’amore».

Questa assunzione di impegno ha fatto nascere un movimento di migliaia di giovani: i Giovani della Pace, impegnati nella scuola, nel lavoro, lì dove sono, per costruire un mondo di pace e di giustizia. Periodicamente, si sono ritrovati in appuntamenti mondiali: a Torino il 5 ottobre del 2002, ad Asti il 3 ottobre 2004, a L’Aquila il 27 agosto 2010, sempre a Torino il 16 ottobre 2010, a Napoli il 4 ottobre del 2014, a Padova il 13 maggio del 2017, a Bergamo l’11 maggio 2019.
L’intento è quello di ricostruire un nuovo Rinascimento di speranza. A Torino, con la trasformazione di un arsenale di guerra in Arsenale della Pace, questa idea ha messo radici e continua a portare frutti di pace, oggi così necessari.


A cura della Redazione
NP ottobre 2024

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