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Siamo con voi

Date 26-01-2025

por Gianfranco Cattai

Obiettare all’arruolamento per non andare in guerra a uccidere è un diritto sancito dall’art. 18 della Convenzione Universale dei diritti dell’Uomo, che si applica anche in tempo di guerra. Di fatto Russia, Ucraina, Israele, la rappresentanza palestinese non solo non riconoscono il diritto all’obiezione di coscienza, ma puniscono il reato con anni di carcere: purtroppo da uno a più anni di reclusione.

Nei vari Paesi per fortuna esistono movimenti che appoggiano gli obiettori e, anche a livello internazionale, sono varie le reti che coadiuvano la resistenza di queste donne e uomini. A queste persone, si cifra che siano migliaia, nonostante il silenzio dei nostri mezzi di comunicazione, vorrei far giungere due messaggi diversi. Il primo parte dall’esperienza personale, mentre il secondo riguarda la consapevolezza della portata delle loro scelte. Tanti anni fa feci domanda per l’obiezione di coscienza. Sapevo di essere destinato al carcere di Gaeta. Ma quando venne il mio turno potei convertire il periodo in un servizio civile. Grazie al fatto che tanti prima di me con ostinazione e determinazione avevano pagato a caro prezzo le loro scelte.

E il nostro Paese finalmente si era convertito al rispetto di chi voleva servire la comunità – la patria! – senza l’uso delle armi. Obiettori coraggio perché certamente state scrivendo righe di un futuro diverso e possibile. Non solo. In un’epoca in cui il linguaggio bellico è entrato in ogni dove delle nostre quotidianità, del nostro destino ineluttabile, voi state a testimoniare che volete e che si può inventare una modalità per poter dirimere con il dialogo e non con le armi le diatribe territoriali. Mentre pagate di persona queste vostre scelte siatene orgogliosi perché siete dei costruttori di pace. Come direbbe il prof. Mauro Magatti siete dei soggetti, insieme ad altri, che testardamente stanno lavorando per aprire un sentiero che, un po' per volta, passo dopo passo, ci porti alla pace. Siamo con voi e riconosciamo il vostro contributo per i rapporti tra i nostri popoli basati sul dialogo, la convivenza, la giustizia, il bene comune.


Gianfranco Cattai
NP novembre 2024

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