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La-signora-Piera

Date 17-11-2024

por Max Laudadio

La signora Piera è entrata nella mia vita per caso, come un fiore che spunta nel tuo giardino per rendere più gentile lo spazio che ti circonda. Quando l’ho conosciuta la prima volta si è presentata davanti a me claudicante, con un bastone che a fatica la sorreggeva, ma con la voglia di poter essere comunque utile. Il caldo afoso di quella mattina non condizionava la sua determinazione e, a essere sincero, non è stato semplice decidere che lavoretto assegnarle perché non si sentisse esclusa dal gruppo di volontari. L’obiettivo della giornata era quello di sistemare un’area pubblica lasciata da troppo tempo all’incuria generale. C’era chi tagliava l’erba, chi si occupava di costruire un’area dedicata alla raccolta differenziata, chi potava le ortensie e, anche, chi cercava di coprire le numerose buche presenti nel parcheggio dedicato alle auto. Alla signora Piera ho segnato il compito di aiutare a verniciare una ringhiera di ferro che circondava totalmente l’area. Mi sembrava la scelta più adatta. Il pennello in una mano, il bastone nell’altra, e pochi movimenti fisici da compiere.

Il tempo è trascorso velocemente, come ogni ora dedicata al volontariato, in cui i minuti non sono mai sufficienti per tutte le azioni che avremmo voglia di continuare a fare, e alla signora Piera sinceramente non ho più pensato. Poi, quando è arrivato il momento di salutare le decine di persone che avevano aderito a quella fantastica attività, ho rivisto anche la meravigliosa “vecchietta”. Era sempre lì che verniciava, con il pennello in una mano e il suo bastone nell’altra, che non si era ancora stancato di sorreggerla. Aveva lo sguardo stanco, ma appariva felice. Dipingeva e sorrideva, ed era come se queste due azioni non si potessero dividere. Quando ha terminato il suo lavoro è venuta da me e mi ha ringraziato.

Da quel giorno la signora Piera, sempre munita del suo affezionatissimo bastone, e probabilmente convinta di dover rivoluzionare la sua vecchia quotidianità fatta di divano e televisione, ha iniziato a partecipare a molte altre attività del paese. Collabora in maniera stabile con il “gruppo uncinetto”, composto da signore che utilizzano magistralmente questa antica tecnica per rivestire arredi urbani comunali; frequenta il “Salottino”, spazio dedicato alla terza età in cui si praticano attività culturali e sociali di grande interesse, ed è anche diventata una presenza fissa nelle mie settimane. Ogni domenica, insieme a mia moglie, la passiamo a prendere a casa e andiamo a messa, poi, dopo aver condiviso con lei il pranzo e le nostre esperienze, la riportiamo a casa in attesa della domenica successiva. Non passa un sabato in cui non riceva un suo messaggio con scritto: «Domani ci siete? Vi voglio bene. La vostra seconda mamma». Il tutto rafforzato da decine di cuoricini rossi.

Con il passare dei mesi la signora Piera non ci aspetta più a casa, ma lungo la strada che da casa sua raggiunge il paese, perché ha deciso di tornare a camminare. È partita con qualche decina di metri, che poi sono diventati centinaia, e adesso migliaia. Tanti da portarla ad abbandonare il suo amato bastone.

La signora Piera è una donna speciale, una di quelle che esprimono gentilezza in ogni gesto, in ogni parola, in ogni sguardo. Si vede che ama la vita e, nonostante abbia perso da poco l’uomo che l’ha accompagnata per quasi cinquant’anni, non ha nessuna intenzione di lasciarsi andare, lei vuole vivere ogni attimo che ha ancora a disposizione, perché questo le ha insegnato Dio.

Da tempo ho imparato che non ci sono limiti all’amore, lo si può donare e ricevere senza nessun filtro e senza alcun rischio che si possa esaudire, e di questo sono veramente grato, anche perché è il sentimento che ha stravolto la mia vita. Ma rimango comunque sempre meravigliato quando incontro persone come la signora Piera, che – senza dubbio – oggi posso dire di amare con la purezza che questo sentimento mi ha insegnato, perché lei è la dimostrazione che l’amore ha solo la regola di dover essere accettato.


Max Laudadio
NP agosto/settembre 2024

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