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Coscienza e speranza nella Terra dei Fuochi

Date 14-12-2014

por Redazione Sermig

Coscienza e speranza, queste le parole chiave dell'incontro di ieri sera all'Università del Dialogo del Sermig. Sono state oltre 300 le persone che presso gli spazi dell'Arsenale della Pace di Torino hanno ascoltato la testimonianza di Anna Magri e Marzia Caccioppoli, mamme della Terra dei Fuochi, del magistrato antimafia Giovanni Conzo e del parroco di Caivano don Maurizio Patriciello. La coscienza da risvegliare, anche dolorosamente, di fronte ad un disastro ambientale che ogni giorno miete vittime innocenti. La speranza che nasce da un gruppo di cittadini e da uomini delle istituzioni che non si arrendono al male dilagante ma hanno il coraggio di opporsi alla criminalità organizzata e alla connivenza con sistemi di potere economico che da anni hanno interesse a sversare i rifiuti industriali nei territori meno presidiati.

Coscienza e speranza saranno anche le parole-fulcro della sessione 2014-2015 dell’Università del Dialogo. Inaugurata in Vaticano nel 2004 da Giovanni Paolo II, propone da ottobre a maggio sette appuntamenti che si sono inseriti ormai stabilmente nella vita culturale della città di Torino, con la partecipazione di oltre 2.000 persone che ogni anno incontrano maestri e testimoni del nostro tempo. Uno spazio di formazione permanente, gratuito e aperto a tutti, per riflettere sui problemi del nostro tempo in una prospettiva di speranza. Una sosta di riflessione ed approfondimento per trovare risposte ai grandi interrogativi della vita, offrire strumenti di comprensione della realtà e fare cultura. Una “cultura per tutti”, una “cultura viva”, che sta con il cuore, le mani e la testa immersa nei dubbi e nelle miserie umane.

Prossimo appuntamento venerdì 5 dicembre ore 18.45 sul tema: "ERO STRANIERO. Sul cammino dei migranti". Padre Alejandro Solalinde e suor Leticia Gutierrez, da anni punto di riferimento per i migranti messicani, racconteranno la loro esperienza di frontiera con le decine di migliaia di migranti che dal Messico cercano di raggiungere gli Stati Uniti finendo spesso nelle mani di spietati cartelli criminali.

 

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