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GMG: in Brasile, una piccola Cracovia...

Date 08-08-2016

 

"Mi ci è voluto del tempo per scrivere qualcosa, stavo cercando di digerire tutto quello che ho vissuto in questi giorni... Mini GMG? Di “Mini” non c'era niente, proprio niente, ogni cosa era enorme, e l'Amore lo era più di tutto... Me lo ricorderò per sempre: ogni sorriso, ogni sguardo, ogni battuta, rimarrà TUTTO memorizzato!



Quando sono rientrata a casa ho capito esattamente tutto quello che abbiamo vissuto e che ho imparato. I miei genitori, mia sorella, mi chiedevano com’era andata e io ho cercato di spiegare, ma mi sono resa conto che non ci riuscivo, solo VIVENDO per capire... Le parole erano limitate. Allora ho capito che in questi giorni non abbiamo usato tante parole, bensì le azioni!

Non ci sono parole per ringraziare ognuno di voi. Davvero la Pace si è fatta presente in questi giorni. All’Arsenale della Speranza non c’è bisogno di parlare d’amore, perché si agisce nell’Amore, non c’è bisogno di dire “IO SONO DI DIO”, perché le azioni lo dimostrano... Per voi, una sola parola: UAAAAAAAAAAAU! Maria Madre dei Giovani. Prega per noi!

Bruna Gonçalves de Maria descrive così la Mini JMJ, il campo giovani che si è svolto all’Arsenal da Esperança, dal 27 al 31 luglio in comunione con la GMG di Cracovia. Eccoli arrivare: per primi i ragazzi del gruppo de “La Piazza”, poi alcuni giovani delle parrocchie di Casaluce, Aparecida dos Ferroviários e San Gennaro, poi qualcuno da un po’ più distante, come Simone Aparecida Schmitz, di São José, dello Stato di Santa Catarina ed infine i giovani del gruppo “Maranatha” della città di Pindamonhangaba (per gli italiani, quasi uno scioglilingua...).

La motivazione comune che li ha portati fino all’Arsenale della Speranza é stata la voglia di stare insieme per stabilire una connessione con la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, mettersi in sintonia con il tema: “Beati i misericordiosi perchè troveranno misericordia”, un desiderio che li ha portati a fare un’esperienza nuova, concreta, “disarmante”.

Nel suo discorso durante la Via Crucis al Parco Jordan di Błonia (Cracovia, Venerdì 29 luglio 2016) Francesco ha detto: “Il Signore vi rinnova l’invito a diventare protagonisti nel servizio; vuole fare di voi una risposta concreta ai bisogni e alle sofferenze dell’umanità; vuole che siate un segno del suo amore misericordioso per il nostro tempo!”.

Bruna, Lúcio, Mario, Karina, Tatiane, Samara, Wemerson... e ognuno dei participanti alla Mini JMJ si è letteralmente immerso in queste parole del Papa, assaporandole con la giusta umiltà e curiosità verso il patrimonio di esperienza ed opere di misericordia che l’Arsenale della Speranza custodisce e che cerca di trasmettere ad ogni persona che si mette a disposizione dell’altro.

Pregando, riflettendo e lavorando i giovani hanno donato il loro tempo e le loro forze per fare gesti di misericordia semplici, ma importanti, come preparare i vassoi per i pasti degli ospiti, incollare le pagine di decine di libri della biblioteca o raccogliere macerie di una piccola-grande chiesa, vicina all’Arsenale, per ripararla e farne un luogo di accoglienza per tutti.

Nei momenti di silenzio dopo le catechesi sulle parabole della misericordia si è cercato “in Lui” quella pace e quel rifugio che danno forza davanti alle tante sofferenze che bussano alla porta, una forza che, una volta ricevuta, va condivisa per dare pace e rifugio a chi é dovuto scappare da guerre e conflitti: é quanto é avvenuto, in particolare, la sera del venerdì (29) durante l’incontro con Adama, Lansine, Mamadou, Souleymane ed altri giovani dell’Africa Occidentale arrivati sin qui perchè sognano anch’essi un mondo di libertà, di giustizia, di pace che hanno trovato, almeno un po’, tra le mura dell’Arsenale.

Arricchendosi e conoscendosi l’un l’altro, i protagonisti di questa “enorme” Mini JMJ hanno concluso la loro esperienza con un pellegrinaggio sino alla “Catedral da Sé”, la cattedrale metropolitana di San Paolo, Porta Santa durante l’Anno Giubilare.


Domenica pomeriggio, poco prima di uscire, abbiamo sentito ripetere, fino all’ultimo self, che la Mini GMG non finiva li, che c’è ancora molto da fare, da imparare, da costruire, che è possibile cambiare il mondo, che dopo l’Arsenale non si può più rimanere fermi!

Verrebbe da dire – evocando la caratteristica più conosciuta del prossimo paese sede della GMG, Panama 2019 – che si è aperto “un nuovo canale”, che potrà metterci in sintonia non solo con la Giornata, ma soprattutto con le nostre Mini Giornate quotidiane che “Di ‘Mini’ non hanno niente, proprio niente... se l'Amore continuerà ad essere più grande di tutto!”.

Queste foto vi parlano un po’ dell’atmosfera, della musica e delle parole vissute e condivise in questa Mini JMJ nata e protetta dalle “tre mani” di Maria Madre dei Giovani, qui conosciuta come “Maria Mãe dos Jovens”...


 
 

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