Restare, crescere, riprendere vita
Date 11-07-2024
Nella notte tra l’8 e il 9 settembre 2023, un forte sisma ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco. I danni sono stati gravissimi: troppo fragili gli edifici storici del centro di Marrakech e le abitazioni nei villaggi. I morti sono stati migliaia, i feriti in un numero maggiore. L’epicentro è collocato in un territorio famoso per la sua storia e le sue bellezze, in cui la vita degli abitanti è però molto semplice e vulnerabile, e dipende perlopiù da un’agricoltura condotta in maniera tradizionale.
Ancora una volta molti amici si sono subito resi generosamente disponibili ad andare incontro a questa grave emergenza. Che sentiamo in qualche modo molto “vicina” per le tante persone, famiglie, provenienti dal Marocco che abbiamo conosciuto nella nostra storia; in molti sono stati ospiti della nostra casa, con altre sono nate relazioni importanti e belle amicizie.
Sin da subito abbiamo voluto renderci presenti; abbiamo così conosciuto e incominciato a dialogare con la Caritas dell’Arcidiocesi di Rabat, che svolge il servizio in campo sociale della piccola chiesa cattolica locale. La Caritas Rabat è intervenuta fin dal primo momento, con la scelta, coordinata con le autorità, di operare in villaggi e borgate delle zone più isolate nelle montagne del centro e sud dell’Alto Atlante. Nell’immediato, con aiuti d’emergenza: in particolare si è attivata per reperire alimenti, apparecchi per l’illuminazione, materassi e utensili e attrezzi per cucinare, come forni, pentolame. L’assistenza si è poi rivolta alla protezione dal freddo incipiente e dai rigori invernali: indumenti caldi, coperte e apparecchi per il riscaldamento, fino ad arrivare alla costruzione di elementi durevoli ed essenziali come impianti sanitari, bagni e docce pubbliche, ricostruzione di intere abitazioni.
Il nostro sostegno alla Caritas Rabat intende sostenere progetti che rafforzino i mezzi di sussistenza delle famiglie, restituendo loro autonomia e – soprattutto – la possibilità di continuare a restare nei loro villaggi, dove le attività di lavoro che prima del sisma davano vita sono state totalmente devastate. Gli interventi sono destinati a creare le condizioni per poter riprendere la vita in questi luoghi, per non abbandonarli, riducendo la vulnerabilità delle comunità e facendole crescere nel segno dell’autonomia, dell’equilibrio, della cura e della coesione.
Innanzitutto, con progetti di rilancio e miglioramento delle attività economiche locali; con importanti interventi di sostegno tecnico e formazione, propedeutici alla fornitura di attrezzature, materiali e risorse finanziarie. Con l’obiettivo, attraverso percorsi di 12-18 mesi, di recuperare le attività impattate dal sisma e, soprattutto, consolidarle per migliorarne la redditività, e quindi le condizioni di vita della gente.
Sosteniamo in particolare un ampio progetto, ora in avvio, per promuovere l’autonomia delle donne nelle campagne e la vita delle loro famiglie, attraverso il recupero di una cooperativa che produce conserve di olive e distilla piante aromatiche, e l’ampia diffusione dell’allevamento di galline ovaiole. Sono ben 354 le donne di sei villaggi che beneficeranno di questa iniziativa.
Un secondo progetto che verrà sostenuto è finalizzato al rilancio e sviluppo del lavoro professionale di 13 mastri muratori, che potranno così essere impegnati per l’auto-ricostruzione nel proprio villaggio, e svolgere lavori in tutti i villaggi circostanti; coinvolgendo anche altri operai nelle opere di edilizia. In tutto saranno almeno 24 famiglie le prime beneficiarie.
Un tempo di crisi, come quella provocata dal sisma, può anche trasformarsi in una opportunità di cambiamento; le azioni dei progetti che – grazie a consistenti risorse affidateci – sosteniamo, vogliono coglierle: promuovendo in concreto lo sviluppo integrale delle persone e relazioni solidali.
Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo
IBAN: IT29 P030 6909 6061 0000 0001 481
Mauro Palombo
NP maggio 2024