Giorgio Poi - Pomeriggi
Date 22-08-2023
Autore piuttosto prolifico, con esperienze all’estero, qui combina un brano che gira intorno al riff di basso, con strumenti che entrano ed escono in scioltezza, un arrangiamento piuttosto sofisticato, stop & go che danno il tempo alla canzone, suoni vari, dai timbales (o presunti tali) che sembrano le percussioni di Santana, agli archi che scavano sotto sotto e quasi non lo senti se non fossi sempre all’erta. Idea originale con poca spesa, canzone che resta in testa, una certa classe.
Ipnotico.
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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.