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Susanna Tamaro all'Università del Dialogo 2018

Date 06-12-2018

por Andrea Gotico

La pace è non avere ombre nel cuore
Susanna Tamaro protagonista del terzo incontro della sessione 2018-2019 dell'Università del Dialogo. La scrittrice ritorna per la seconda volta all'appuntamento mensile del Sermig.
Tanti i temi toccati nel dialogo di Susanna con i giovani e adulti presenti nell'auditorium dell'Arsenale: la fede, la malattia (soffre della Sindrome di Asperger), la fragilità, la poesia, l'amicizia, la pace.

L'amicizia. La scrittrice ha ricordato Pierluigi Cappello, il poeta con cui ha scritto "a quattro mani" l'ultimo libro, "Il tuo sguardo illumina il mondo". «Ci siamo conosciuti alla presentazione di un libro e abbiamo capito di essere anime gemelle. Eravamo come dei bambini che parlavano di giochi e non di letteratura. Per tre anni abbiamo approfondito il nostro legame fondato a partire dalle nostre fragilità. Quando trovi un amico capisci che il cuore si può aprire senza paura. L'amicizia vera dà sapore alla vita, anzi prosegue oltre alla morte. Come è successo con Pierluigi. Questo mio ultimo libro è in fondo stato scritto a quattro mani».

La fragilità. «È difficile sopravvivere ad una famiglia disturbata, ci vuole un lungo cammino per affrontare questa situazione, ma anche le difficoltà più grandi possono essere occasioni per fare i conti con te stesso. I limiti possono diventare elementi di grandezza. La fragilità è il fulcro della vita umana che permette di comprendere qualcosa di importante della vita».

La malattia. «La Sindrome di Asperger per me é stata come una sorta di sedia a rotelle interiore. Ho vissuto con un mostro dentro in me che sin da bambina mi ha fatto passare per pazza. La diagnosi è stata una liberazione. Questa sindrome mi ha comunque permesso di indagare in profondità in me stessa e questo mi ha permesso di diventare scrittrice».

La fede. «Di fronte alla bellezza del mondo mi sono sempre chiesta perché dura così poco la nostra presenza in un contesto così bello. Non posso accettare che tutto sia caso, penso esista una dimensione eterna che il nostro cuore intuisce e che tutto governi e a cui apparteniamo. Siamo all’interno di un respiro più grande. La fede per me significa guardare il mondo con lo sguardo del Creatore, è l’unico sguardo capace di illuminare, di dare vita interiore. Quanti sguardi morti, persi, distratti!».

Il successo. «Il successo può essere una grande trappola perché è un mostro che ti porta lontano da te stesso e pian piano ti stacca dalla vita reale. Così però la tua arte muore, appassisce».

La pace. «Se dovessi dire cosa è per me la pace, direi che la pace è non avere ombre nel cuore».

Renato Bonomo


Video completo dell'incontro con Susanna Tamaro


foto: RENZO BUSSIO

 

 

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