Casa nostra
Date 10-10-2022
Il bene comune passa anche e soprattutto dalle nostre scelte, perché ciascuno di noi ha una responsabilità – piccola o grande – verso la comunità.
Nonostante tanti appelli al voto, sono numerosi gli italiani che hanno rinunciato a votare: tanti sicuramente per sconforto, altri per indifferenza.
Viviamo un tempo in cui, oltre alle crisi dell’energia e della politica, assistiamo ad una crisi più generale che rischia di toccare nel profondo il cuore delle persone: riguarda il sentimento di appartenenza, di essere parte della stessa comunità. Troppi egoismi, troppa economia avida, troppa politica legata a interessi particolari ci hanno portato fuori strada. Come possiamo stare bene insieme se ognuno cerca il suo bene contro il bene degli altri?
Io rimango convinto che il potere è buono solo quando è capace di servire e di fare di tutto per costruire il bene comune e non gli interessi di pochi.
Uno degli obiettivi importanti continua a essere quello dei giovani. Più volte ho detto che i giovani sono i più poveri tra i poveri per le difficoltà che devono affrontare, come gli effetti terribili della pandemia.
Per questo sogno delle istituzioni capaci di valorizzarli e adulti pronti a diventare riferimenti credibili. Perché i giovani sono disposti a impegnarsi se trovano testimoni veri. Desidero che la politica, l’economia e la società mettano in atto azioni che sappiano tirare fuori le loro potenzialità e talenti. Ma è necessario ascoltarli, coinvolgerli, condividere con loro responsabilità e progetti per creare nuovi ponti tra generazioni diverse.
Ernesto Olivero
Editoriale
NP Ottobre 2022