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La maschera e lo specchio

Date 10-01-2024

por Luca Periotto

Accaldato e innervosito dal caos e dal traffico incessante di una moderna città in continua espansione, verso sera feci una lunga passeggiata per calmarmi. Seguendo il corso di un fiume incontrai alcune coppie di sposi alle prese con i loro fotografi. Non ricordo il nome di quel posto e non saprei identificarlo, ma non ha importanza. Solo lo trovai estremamente brutto come sfondo per delle fotografie di matrimonio: i pali dell’alta tensione, l’acqua sporca e stagnante, aveva qualcosa di sinistro e di “post-atomico”, ma evidentemente a loro stava bene così!

Tuttavia, il mio sguardo cadde sul vestito rosa di una di quelle spose, quella più nervosa, arrabbiatissima con il suo giovane fotografo che mostrava insicurezza e impaccio di chi è ancora alle prime armi. Intanto lei, la sposa, camminava su e giù brontolando e rischiando anche di cadere, mentre il novello marito la seguiva a debita distanza, con la testa bassa, in silenzio! Mi avvicinai a quel giovane con la fotocamera appesa al collo, che si disperava per non riuscire a farla più funzionare. «Sta tranquillo – dissi – ora io calmo la sposa, intanto tu trova il modo di farti imprestare una fotocamera dai tuoi colleghi». Mi diedi da fare e la coppia ne fu felice. Diedi il primo rullo e feci in tempo anche a fare uno scatto solo per me, per non dimenticare.

Jung afferma: «Chi guarda nello specchio delle acque vede per prima cosa la propria immagine, chi va verso se stesso rischia l’incontro con se stesso: lo specchio non lusinga, mostra fedelmente ciò che in esso si riflette, e cioè il volto che nascondiamo al mondo perché lo veliamo per mezzo della persona, la maschera dell’attore. Ma dietro la maschera c’è lo specchio da cui il vero volto traspare» Ora capisco, quel fotografo ero io, una vita fa.


Luca Periotto
NP dicembre 2023

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