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Febbraio 2022 - Mai più!

Date 06-02-2022

por Ernesto Olivero

Roberto, Marco, Filippo.
Da dicembre ci guardano da una fotografia, l’ultima immagine scattata sulla gru di via Genova a Torino, il giorno prima della loro morte. Una foto che più di tante parole dà il senso di cosa siano tre vite spezzate. Credo che non dovremmo distogliere lo sguardo da quell’immagine che oggi ha il sapore di un monito.
Perché ognuno di noi avrebbe potuto essere Roberto, Marco e Filippo. Non conosco le cause di questo incidente terribile. Spesso si cerca il colpevole, ma non basta. Il punto è che non possiamo rassegnarci a vivere in una società in cui si continua a morire sul posto di lavoro.
Penso che credenti e non credenti, persone di ogni idea e convinzione, possano incontrarsi solo sulla Coscienza, quella voce che ci fa capire cosa è giusto e cosa è sbagliato e ci indica la strada per costruire il bene comune.

Chi ascolta la coscienza sa che la sicurezza sui posti di lavoro non è negoziabile, che prima di essere una questione regolata da leggi e norme è soprattutto un obbligo morale, di giustizia, di umanità. Una volta, un padre che perse sua figlia mi disse che le lacrime avevano le braccia aperte, desiderava che quel dolore non avesse l’ultima parola. È l’augurio che sento di fare alle famiglie e a ognuno di noi.
Perché quel dolore forse si trasformerà, ma solo se sapremo non dimenticare quando i riflettori si spegneranno, quando metteremo al centro di tutto le nostre scelte di giustizia, se accetteremo di essere il motore di un cambiamento.


Ernesto Olivero
Editoriale
NP febbraio 2022


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