La libertà di Leonardo
Date 29-05-2024
Leonardo Lotto ha 25 anni e solo un anno fa la sua vita è stata completamente stravolta. «Stavo correndo dal bagnasciuga verso l’acqua e poi mi sono tuffato; forse per un banco di sabbia o per l’acqua bassa ho sbattuto la testa e sono stato un bel po’ sott’acqua. Chi mi ha tirato fuori mi ha letteralmente salvato».
Da quel giorno inizia un percorso lungo e difficile, perché Leonardo rimane paralizzato: non cammina più e fatica anche a muovere le dita delle mani. Nonostante ciò, conclude gli studi iniziati, che l’hanno portato a girare per il mondo: «Io ero in Australia per finire il master e invece l’ho finito in ospedale; era da anni che vivevo fuori casa, ma adesso sono tornato a vivere con i miei genitori. Ora tutto si centra sullo stare meglio, far stare meglio chi ho intorno e cercare di guadagnare più indipendenza possibile. Il mio sogno sarebbe quello di tornare a vivere da solo».
Il suo discorso a Londra alla cerimonia conclusiva del Master cems in Management Internazionale colpisce e commuove tutti i presenti. Dopo ha affermato: «Se guardo alla montagna tutta intera è troppo alta, troppo grande da scalare; quello che cerco di fare ogni giorno è guardare al piccolo passo che posso fare verso una vita migliore. Ma soprattutto questo percorso non l’ho mai fatto da solo: i miei genitori ci sono sempre stati e anche i miei amici non mi hanno abbandonato neanche per un istante. Il fulcro del mio discorso era ringraziarli pubblicamente perché sento di ricevere tantissimo, è stato liberatorio». Proprio in questi giorni è stato anche insignito dal presidente Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana per aver con un messaggio raccontato il suo necessario cambio di vita e l’importanza del valore della libertà e di chi ha lottato per garantirla. Proprio il tema della libertà è il fulcro di tutta la sua vita ora: «La libertà non è scontata, è giusto godersela ed è giusto valorizzarla e non dimenticarsi mai che è sempre merito di qualcuno se siamo liberi. E a volte quel qualcuno potremmo essere noi».
La sua storia mi insegna che ogni gesto può essere indirizzato a dare respiro e libertà alle persone intorno a noi e al mondo, a partire dal piccolo.
Roberto Lerda
NP aprile 2024