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Semplicemente grazie

Date 01-04-2024

por Arsenale dell’Incontro

Shukran è la parola araba che significa grazie. È una tra le prime parole che ognuno di noi ha imparato arrivando in Giordania, perché poter dire a chi abbiamo davanti la nostra gratitudine per il suo esserci, per ciò che ci dona, per ciò che ci permette di realizzare ogni giorno è la chiave dell’incontro, è la chiave della fraternità.

La parola Shukran risuona in continuazione tra le mura dell’Arsenale, anche ai nostri bambini e ragazzi è una delle prime cose che viene insegnata e ricordata di continuo. In questo tempo difficile e particolarmente buio abbiamo sentito che era importante darle un’occasione in più per risuonare, e così durante gli incontri con i genitori di fine gennaio abbiamo chiesto a genitori, volontari, educatori e collaboratori di scrivere il loro grazie. Ve ne regaliamo alcuni, perché in questo gesto semplice ci siamo scaldati reciprocamente il cuore e sentiamo che mai come oggi c’è bisogno di un cuore caldo, c’è bisogno di una speranza rinnovata, che a volte nasce anche dal dirsi reciprocamente grazie, semplicemente grazie.

Grazie Arsenale dell’Incontro, grazie Sermig…per il continuo supporto che donate ai nostri bambini perché sviluppino le capacità che hanno e tirino fuori tutte quelle che sono nascoste in loro, grazie che donate loro tutte quelle possibilità che a casa non avrebbero.

Grazie per il grande sforzo che fate ininterrottamente per aiutare i nostri figli, per il grande cambiamento che avete portato nelle loro vite.

Grazie perché sui vostri volti troviamo sempre un sorriso.

Grazie perché ci aiutate a comunicare con i nostri figli e a comprenderli di più.

Grazie perché donate loro gioia e speranza.

Grazie perché frequentiamo l’Arsenale da più di dieci anni e qui non abbiamo mai trovato nient’altro se non il meglio per i nostri figli.

Grazie perché per loro e per noi voi ci siete sempre.

Grazie per averci coinvolto nella grande esperienza di donare qualcosa di noi, per l’amore e la cura che riceviamo in questa che è la nostra seconda casa. Per me lavorare qui è una delle benedizioni che ho ricevuto da Dio, mi fa sentire amata e mi fa desiderare di vivere questo con responsabilità. Ringrazio in modo speciale Ernesto che è il padre di questa casa, voglio bene al Sermig e all’Arsenale perché donano tutto senza chiedere nulla in cambio, perché mi hanno supportato nei momenti difficili della mia vita.

Grazie al Sermig non mi sento mai sola.

Grazie per avermi insegnato la gioia e il desiderio di imparare e di cercare sempre nuove vie per migliorarmi, a essere paziente e ad accogliere anche i momenti in cui sbaglio, grazie per avermi insegnato che nella vita nulla è impossibile.

Grazie per l’atmosfera di famiglia che si respira qui.

Grazie perché qui ho imparato il valore del gioco di squadra e a tenere a bada l’egoismo.

Grazie per l’esperienza di umanità che stiamo vivendo insieme.

Grazie per il vostro continuo donarvi.

Grazie perché qui ho imparato che lavorare a servizio delle persone è la chiave per la felicità, che l’amore e la bontà che seminiamo negli altri portano frutto anche nel nostro cuore, grazie perché mi avete cambiato la vita.

Grazie per avermi insegnato che non c’è limite nel costruire la pace, nell’accettare l’altro, nel donare tutto ciò che puoi per aiutare le persone.

Grazie per il dono di essere parte di questa famiglia che amo.

Grazie di tutto, dal profondo del cuore. È un grazie che è sempre reciproco. Un grazie che si fa incontro, un grazie che ci fa insieme comunità.

La Fraternità del Sermig in Giordania

NP Febbraio 2024

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